Crittografia digitale: che cos’è e come funziona




Immaginiamo Internet come l'autostrada della comunicazione e che, come tale, tutti vedano le auto che passano e ovviamente, chi c’è dentro. Questo significa che tutti possono vedere i contenuti che circolano su internet? Niente paura. Non è proprio così. I dati viaggiano con la crittografia digitale, che, in poche parole,  è come se la nostra auto avesse dei vetri oscurati. 


Ma come funziona nello specifico? Supponiamo di voler inviare la parola “bacio” a qualcuno e non volerlo far sapere. Possiamo per es. spostare la lettera nella sua successiva: la B diventerà C, la A diventerà B e così così via, trasformando la parola in  “CBDLO” . Questo è un esempio di crittografia. Chi riceve il messaggio per decifrarlo dovrà fare l’operazione inversa. E’ anche possibile spostare le lettere di due o più posizioni. Questo valore si chiama chiave di crittografia.


Per cui se dobbiamo mandare il messaggio a qualcuno, è necessario prima inviargli la chiave di crittografia. Se no come fa a sapere che vuol dire “CBDLO”!?

Quando nacque internet però, gli scienziati si trovarono subito di fronte ad un problema all’apparenza insolubile.

Prima di crittografare, bisogna inviare la chiave al nostro destinatario e quindi chiunque a sua volta avrebbe potuto leggere il contenuto. Così hanno studiato per anni e anni e anni…e alla fine sono riusciti a trovare la soluzione ad un problema che sembrava insormontabile…Come? Così:


Poniamo che A debba inviare a B il messaggio crittografato. 

Invierà a B uno contenitore con un lucchetto aperto
e B inserirà il messaggio e un altro lucchetto dentro.


Chiudendolo il contenitore con il lucchetto ricevuto da A. Così nessuno, nemmeno B potrà aprirlo al di fuori di A.

A questo punto A aprirà il contenitore, risponderà al messaggio,  inserirà la risposta e un altro suo lucchetto e chiuderà con il lucchetto ricevuto da B. Così via andando avanti.


Questa è la crittografia.