Emissione fattura in ambito EU-OSS
I passi da seguire
Tutte le aziende che vendono beni e servizi devono riscuotere l’IVA (imposta sul valore
aggiunto). In ambito europeo le regole fiscali IVA e le relative aliquote sono diverse da paese a
paese e la conseguente applicazione è quindi piuttosto complessa.
Oggi, in una transazione B2B, se il cedente/prestatore (venditore che emette fattura) risiede in
un paese diverso dal cessionario/committente (acquirente) l’IVA non viene addebitata in fattura
in quanto è applicato il principio del reverse-charge (inversione contabile).
Nel caso di acquirente privato (transazione B2C) l’IVA viene riscossa dal cedente/prestatore in
base alle leggi fiscali del proprio paese per versarla poi all’erario.
La normativa EU-OSS (One-Step Shop), che tradotta in italiano sta per Sportello Unico
Europeo, è la normativa che sovverte l’ambito di applicazione dell’IVA dal paese del venditore al
paese dell’acquirente. In sostanza, l’IVA da applicare in fattura è una aliquota che dipende dalla
nazione dell’acquirente.
La seguente tabella mostra alcune casistiche per un’azienda italiana:
Acquirente con partita IVA (B2B) | Acquirente privato (B2C) | |
Vendita in Italia | IVA 22% | IVA 22% |
Vendita in Francia | Non Imponibile art. 41 | IVA 17,5% |
